martedì 16 aprile 2013

Presidente

La mancanza di idee politiche produce brutti scherzi: Milena Gabanelli è la candidata del Movimento 5 Stelle per la Presidenza della Repubblica.

Una scelta inutile, visto che i grillini in Parlamento sono poco più di 160 su oltre 1000 grandi elettori del Presidente.

PD e SEL potrebbero farcela da soli a eleggere un loro candidato, ma nello spirito della Costituzione si cerca un accordo più ampio.

Bersani offrirà alcuni nomi, sperando che qualcuno tra Monti, Berlusconi e Grillo lo appoggino. Le "parlamentarie" grilline sembrano tirare fuori dai giochi il M5S: non paiono disposti a cercare accordi e quindi il loro candidato non sembra avere alcuna speranza. Serve solo a far propaganda.

Più probabile invece che Monti cerchi un accordo, appoggiando l'elezione di un cattolico del PD. A quel punto si potrà fare a meno anche del voto di Berlusconi, tirando un sospiro di sollievo perchè un Presidente scelto da PD, SEL e Monti sarà certamente persona libera e credibile.

martedì 9 aprile 2013

Lo streaming

Avevo scritto un pò di giorni fa che le consultazioni in streaming erano stati una sceneggiata, una finzione.

Adesso salta fuori che c'è stato un fuori onda.

La versione di Bersani: http://video.repubblica.it/dossier/movimento-5-stelle-beppe-grillo/bersani-e-il-fuorionda-dell-incontro-in-streaming-con-m5s/124797/123285?ref=HRBV-1

sabato 6 aprile 2013

Perdita di tempo

Da una settimana la politica italiana è in una situazione di stallo. Si perde tempo, come hanno detto Onida, intervistato da una finta Margherita Hack, come ha detto Renzi e come sta dicendo il PDL.

Napolitano ha inventato i 10 saggi che servono solo a perder tempo. Prima di lui Bersani ha fatto le consultazioni con molta, troppa calma. Ha chiesto un parere alle parti sociali, ai sindaci, ai rappresentanti delle regioni, al presidente della Conferenza Episcopale, a Don Ciotti e pure al CAI.

Giorni persi che fanno innervosire molti politici, ma hanno uno scopo. Anzi forse più di uno.

Il 18 aprile inizieranno infatti le votazioni per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.

Vista l'indisponibilità del Movimento 5 Stelle a scendere a patti con il PD per far nascere un governo, a Bersani non restano che due soluzioni: andare in aula e provare a ottenere la maggioranza, grazie a qualche "grillino" pentito che potrebbe votare a favore o potrebbe non votare, oppure scendere a patti con Berlusconi per fare un governo di larghe intese.

Ma cosa vorrebbe Berlusconi in cambio della fiducia a un governo targato PD? Semplice: vorrebbe al Quirinale un suo uomo, nella speranza di potersi difendere dai processi.

Se Bersani accettasse questo scambio farebbe un salto nel vuoto. Il Presidente resta infatti in carica 7 anni, mentre un governo può essere sfiduciato in qualunque momento.

Il solo modo che ha Bersani per non infilarsi in questa trappola è di arrivare all'elezione del Presidente della Repubblica senza scendere a patti con Berlusconi. Un presidente può essere eletto con il voto dei Montiani e magari anche senza questo.

Dunque non resta che perdere tempo, inventarsi qualche divertente passatempo per un'altra settimana. Poi il nuovo Presidente deciderà come affrontare la questione "formazione del governo", sollevando anche Napolitano dall'ingrato compito di decidere cosa succederà nei prossimi anni pur avendo di fronte un mandato di soli 40 giorni.

Ma anche in vista di una futura campagna elettorale la perdita di tempo è utile a Bersani: i sondaggi dicono che l'attenzione verso il Movimento 5 Stelle è in calo e ogni giorno emergono contrasti. Una parte degli elettori grillini speravano in soluzioni rapide per rimettere in sesto l'economia e forse non hanno fatto i conti con l'indisponibilità del comico genovese a scendere a patti con altri partiti.

La perdita di tempo è dunque un modo per logorare il partito di Grillo, in vista di una futura campagna elettorale.

giovedì 4 aprile 2013

Alleanza? sì, no, forse

Qualche mese fa Matteo Renzi non voleva che il PD si alleasse con Vendola o l'UDC (vedi qui). Oggi cerca di mettere Bersani alle strette: o il voto o l'alleanza con il PDL.

No a Vendola e sì a Berlusconi? Ma stiamo scherzando?